I VINCITORI – PREMIO SONEGO 2021

Annunciati alla 78° Mostra del Cinema di Venezia davanti ad una platea di produttori presenti per assistere alla presentazione delle nove storie finaliste.

Per il secondo anno consecutivo è stata assegnata anche una menzione speciale.

Gianluca Santoni all'uscita della premiazione alla 78° Mostra del Cinema di Venezia

A vincere il XIII Premio Rodolfo Sonego è stata Non se po’ scappà di Gianluca Santoni: per l’originalità della storia, il tratto e la cura dei personaggi e la capacità di saper piegare gli stereotipi tipici della commedia italiana a un contesto attuale e di adattare abilmente un fatto di cronaca alla narrativa.

Al vincitore l’invito a partecipare come giurato all’edizione 2022 del concorso, un buono sconto della Scuola Holden ed il premio comunicazione Advista del valore di 1.500 euro da utilizzare in servizi di supporto alla comunicazione del cortometraggio.

GIANLUCA SANTONI

Nasce nel 1991 a Fermo. Si trasferisce a Roma nel 2010, dove frequenta corsi di regia, ricopre il ruolo di assistente e in seguito di aiuto regia per web serie, spot publicitari, lungometraggi. Dal 2013 al 2015 frequenta il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Vince vari premi nazionali e internazionali con i suoi cortometraggi :Duale, Gionatan con la G e Indimenticabile. Con la sceneggiatura di “Io e il Secco”, vince il premio Solinas per il miglior soggetto nel 2017.

Non se po’ scappà

Con l’intera Italia in lock-down, quattro anziani, in un piccolo paesino marchigiano, escogitano un ingegnoso piano per evadere dalle loro solitudini e stringersi attorno a quella che per loro è la più grande forma di conforto: un mazzo di carte. Ma c’è qualcosa che proprio non riescono a controllare e che rischia di mandare tutto all’aria. “Non se po’ scappà” è il racconto di una storia d’amicizia sporca, tenera e piena di rughe.

Fa un certo effetto ricevere un premio legato ad un nome sacro per il cinema italiano. Per questo vorrei ringraziare la giuria per aver considerato la mia storia meritevole di ricevere questo riconoscimento. Vorrei inoltre esprimere la mia gratitudine a tutti coloro che, con fatica, hanno mosso gli ingranaggi del Premio Sonego, per aver creato un luogo di incontro virtuale e fisico fra autori. Un luogo su cui lavorare in modo pratico a quelle che sono le fondamenta su cui poggia il cinema: le storie” – Gianluca Santoni

Una menzione speciale è stata fatta a The Morning After di Elena Traina per aver parlato a una gran fetta della generazione millennials, per aver tratteggiato un personaggio di cui vorremmo sapere molto di più e per aver saputo legare in un unico racconto la storia di un paese a quella di un individuo.

ELENA TRAINA

Nasce nell’aprile del 1990 e per più di vent’anni sopravvive alla Brianza grazie alle frequenti gite in biblioteca e nelle librerie di Milano. Scrive, traduce, studia; canta e suona la chitarra e la fisarmonica. Oltre alla musica e i libri, ama le isole e i porti, e iniziare le frasi con “ma”. Ma non fateglielo notare.

The Morning After

Claudia, un’insegnante italiana in Inghilterra, convive con il suo compagno inglese e insegna letteratura alle superiori. Il giorno dopo il referendum della Brexit, Claudia osserva intorno a lei le reazioni della comunità all’esito del voto, tra atti vandalici, gesti di solidarietà e conversazioni predominate dallo shock e dalla rabbia. Anche i suoi studenti sembrano essersi fatti un’opinione di ciò che è successo, mentre Claudia si trova a mettere in discussione una decisione personale e a dover gestire l’improvviso venir meno delle sue certezze.

ELENA TRAINA

Nasce nell’aprile del 1990 e per più di vent’anni sopravvive alla Brianza grazie alle frequenti gite in biblioteca e nelle librerie di Milano. Scrive, traduce, studia; canta e suona la chitarra e la fisarmonica. Oltre alla musica e i libri, ama le isole e i porti, e iniziare le frasi con “ma”. Ma non fateglielo notare.

The Morning After

Claudia, un’insegnante italiana in Inghilterra, convive con il suo compagno inglese e insegna letteratura alle superiori. Il giorno dopo il referendum della Brexit, Claudia osserva intorno a lei le reazioni della comunità all’esito del voto, tra atti vandalici, gesti di solidarietà e conversazioni predominate dallo shock e dalla rabbia. Anche i suoi studenti sembrano essersi fatti un’opinione di ciò che è successo, mentre Claudia si trova a mettere in discussione una decisione personale e a dover gestire l’improvviso venir meno delle sue certezze.