VII PREMIO SONEGO – CONCORSO 2012

PREMIO RODOLFO SONEGO

Il concorso di sceneggiature del Lago Film Fest è intitolato a Rodolfo Sonego e in quest’ottica
abbiamo deciso da quest’anno di dare un taglio preciso alle sceneggiature selezionate.
Convinti in questo modo di stimolare la creatività degli sceneggiatori e rendere omaggio ad un grande maestro.
Quest’anno la sceneggiatura migliore si aggiudicherà un premio di 1000€ per realizzare il cortometraggio sceneggiato.
Sono state ammesse all’edizione 2012 del Premio Rodolfo Sonego le sceneggiature che affrontano il tema contenuto nella seguente frase di Rodolfo Sonego:

«Credo che la storia del cinema sia zeppa di film dove la finestra è importante. Quello che dalla finestra spia una banca, un ministero, la moglie, quello che poi spara, non spara, che diventa un osservatore maniacale della realtà. Per me la finestra è un segreto che ci porteremo sempre dietro. Guardare alla finestra è un atto proprio dell’uomo. Io stesso non riesco a capire il perché di certe emozioni che provo quando guardo dalla finestra.»

La finestra è un segreto che ci porteremo sempre dietro.

Rodolfo Sonego è stato uno dei principali artefici della “Commedia all’Italiana”. Questo genere si discosta nettamente dalla commedia leggera e disimpegnata poiché, partendo dalla lezione del “Neorealismo”, si basa su una scrittura più aderente alla realtà. Accanto alle situazioni comiche e agli intrecci tipici della commedia tradizionale, affianca sempre, con ironia, una pungente e talvolta amara satira di costume. Sonego diceva che la sua regola è sempre la stessa: raccontare piccoli uomini che vivono grandi avventure. E anche il tema è sempre lo stesso: l’arte di arrangiarsi, la comica tragedia dell’italiano qualunque, vigliacco quanto basta, eppure a volte capace di grandi gesti. A lui piaceva lavorare sulla realtà, la analizzava, la sezionava e poi la rimetteva insieme e quello che veniva fuori era sempre una grande metafora sociale e politica.

VINCITORE

Roberta – Giordano Vanacore

Le sceneggiature in concorso

Peep Show
Massimo Vavassori
Una giovane spogliarellista nella cabina di un peep show. Un anziano cliente dalle intenzioni indecifrabili. Smarrimenti a confronto attraverso il vetro.

 

YAWN
Nicola Lucchi
Due coppie ai due lati opposti del globo, scacchi, pappagalli, un piccolo sbadiglio contagioso, un’inaspettata reazione a catena. Tragedia finale.

 

La Città Piena
Emanuele Milasi
In un’atmosfera  stagnante e sospesa di degrado urbano, ammorbante come sale marino, cinque adolescenti si muovono e confrontano. Qualcuno partirà, altri rimarranno.

 

Infinita Tristeza
Gabriele Galligani
Trascurato dalla babysitter, il piccolo Ulisse intraprende una grottesca, commovente, formativa odissea metropolitana, armato solo di curiosità e di uno strano tormentone televisivo.

Roberta
Giordano Vanacore
Mentre la madre inferma si intrattiene in camera da letto coi suoi strani visitatori, la piccola, malinconica Roberta trova il tempo di innamorarsi al suono del giradischi che ne copre le effusioni.

 

I Fantasmi
Massimo De Angelis
Nella Roma dell’occupazione tedesca, due detenuti guardano da una finestra incisa sulla parete. Nell’edificio opposto, due bambini in cerca di un gatto, dallo scantinato, ascoltano i “fantasmi”.

 

Al Di Là Del Vetro
Vera Santillo
Due dirimpettaie – Giovanna, agli arresti; Sandra, una neomamma – incombono l’una sull’altra dalle rispettive finestre. L’una un possibile presagio, l’altra un’opportunità di redenzione.

 

Il Merlo
Giulio Arcopinto
Tonino, vedovo eccentrico, stringe amicizia a suon di fischi con un merlo nel suo giardino. O così sembra. Una grande, ingombrante magnolia custodisce il segreto.

LA GIURIA

ANTONELLO RINALDI
La sua carriera di scrittore comincia a diciassette anni, con la pubblicazione di un racconto su una rivista Mondadori. All’inizio degli anni ‘80 frequenta il D.A.M.S. a Bologna e si occupa soprattutto di teatro, scrivendo e portando in scena varie commedie. Nell’88 è tra i finalisti del premio “Cento Cose-Oscar Mondadori” con il romanzo “Anche tu a Malta”. A Roma, dove si trasferisce nel 1990, diventa allievo, collaboratore e amico di Rodolfo Sonego. Un sodalizio durato dieci anni,  durante i quali, oltre a numerosi progetti rimasti irrealizzati, come “Guglielmo Marconi” e “Australia”, firma episodi delle serie di Rai Uno “Una famiglia in giallo”, con Ugo Tognazzi, e “Un commissario a Roma”, con Nino Manfredi, e per Rai Due “Provincia segreta” e “Provincia segreta 2”, con Andrea Giordana e Isabella Ferrari. Collabora anche alla sceneggiatura dell’ultimo film di Sonego, “Il quaderno della spesa”, con Gabriele Lavia e la regia di Tonino Cervi, distribuito dalla 20th Century Fox. Nel ‘99 entra a far parte del team di autori della soap-opera di Canale 5 “Vivere”, per la quale, dal 2003 al 2006, è stato responsabile dei dialoghi. E’ stato poi story-editor per la soap opera “Sottocasa” (Rai Uno), script-writer e script-editor per “Incantesimo” (Rai Uno) e script-writer per “Agrodolce” (Rai Tre). Nel 2009, per la Elleffe Group di Lorenzo Flaherty, firma “Coppia da sballo”, un action movie brillante che, nel 2010, ha ottenuto il contributo statale e il riconoscimento di film di interesse culturale.

DORIANA LEONDEFF
Doriana Leondeff nasce a Bari da madre siciliana e padre bulgaro. Si diploma in sceneggiatura presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma nel 1987. L’anno successivo si laurea in Lettere, con tesi in Storia e Critica del Cinema, presso l’Università La Sapienza di Roma. Nello stesso anno è assistente alla regia del film “Il tempo dei gitani” di Emir Kusturica. Dal 1988 al 1993 collabora con gli sceneggiatori Nicola Badalucco e Rodolfo Sonego a numerosi film e miniserie tv.
Nel 1995 inizia  la collaborazione con Silvio Soldini, con il quale scrive “Le acrobate”, “Pane e tulipani”, “Brucio nel vento”, “Agata e la tempesta”, “Giorni e nuvole”, “Cosa voglio di più”, “Il comandante e la cicogna” (in lavorazione).
Nel 1998 vince la Grolla d’oro al Festival di Saint Vincent per la sceneggiatura del film “Vite in sospeso” di Marco Turco, premiato anche come migliore opera prima.
Ha firmato anche le sceneggiature dei film “La parola amore esiste”, di Mimmo Calopresti, “Lezioni di volo”, di Francesca Archibugi, “Il grande sogno”, di Michele Placido, “Quando la notte”, di Cristina Comencini.
Dal 2003 collabora con Carlo Mazzacurati,  con il quale scrive “L’amore ritrovato”, “La giusta distanza”, “La passione”, “La regina delle nevi” (titolo provvisorio, in preparazione).

EMILIO BOLLES
Nato a Somma Lombardo, in provincia di Varese, nel 1950. Dopo gli studi universitari decide di seguire la passione per il cinema che ha fin da bambino. Nel 1976 è a Roma come assistente di Alberto Sironi e nel 1977 incontra Mario Orfini con cui collabora per “Porci con le ali”. Diventa socio di Orfini, con il quale produce i film di Arbore (“Il Pap’occhio”, “F.F.s.s.”), la trilogia di De Crescenzo (“Così parlò Bellavista”, “Oi dialogoi”, “32 dicembre”) e altri film per il cinema e serie tv. Nel 1986 con Elda Ferri e Roberto Faenza costituisce la Hologram, società per lo sviluppo di software per la produzione cine-televisiva. Nel 1987 con la propria società di produzione realizza due film di Nino Bizzarri “(La seconda notte” e “Segno di fuoco”) e la prima serie tv (“Il commissario corso”, con Diego Abatantuono) finanziata dalla ECA (European Coproduction Association). Nel 1990, insieme a Daniele Senatore e Jo Janni, fonda a Londra la JBS Vic Film e sviluppa due sceneggiature, “La promessa”, dal romanzo di Dürrenmatt, e “Five years sentence”, dall’omonimo libro di Bernice Rubens. Nel frattempo l’amicizia con Rodolfo Sonego si sviluppa con la stesura di due copioni per la tv: “Guglielmo Marconi” e “Australia”, mai realizzati. Dal 1994 collabora come consulente per varie società, con cui produce , nel 1996, “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”, dal romanzo di Brizzi. In seguito lavora per vari enti, tra cui Rai e Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dal 2012 collabora con la NUCT di Roma.

SILVIA NAPOLITANO
Ho conosciuto Rodolfo Sonego appena arrivata a Roma. Ho cominciato a lavorare con lui, da lui ho imparato tutto. La prima sceneggiatura a cui ho collaborato è stata quella di un episodio de “Le strane occasioni”, poi ci sono state “Le vacanze intelligenti”. Gran divertimento, grande insegnamento. In seguito c’è stato il lungo lavoro, insieme a Leone Colonna, a un film che non si è mai fatto. Il primo film senza Rodolfo è stato “Bugie bianche”, di Stefano Rolla. Poi “Grog”, di Francesco Laudadio, “Flirt”, di Roberto Russo, “Giulia e Giulia”, di Peter del Monte. Con il TV movie “L’ultimo concerto”, di Francesco Laudadio, è cominciata la televisione. Da allora ne ho fatta tanta: “Plagio”, di Cinzia Torrini, “Tutti gli uomini di Sara”, di Giampaolo Tescari, “Una storia qualunque” e “Un difetto di famiglia” di Alberto Simone, tanti episodi di serie, da “Scomparsi” a “Una madre detective”, a “Raccontami”. Ancora un film per le sale, “Tre mogli”, di Marco Risi. E poi i tv movie “Un dono semplice”, di Maurizio Zaccaro, “Il mondo delle cose senza nome”, di Tiziana Aristarco, “La doppia vita di Natalia Blum”, di Anna Negri. Le tre serie del “Commissario Soneri”, le prime due di Riccardo Donna, e l’ultima di Giampaolo Tescari, la miniserie “Zodiaco”, “Il libro perduto”, di Tonino Zangardi. In questo momento sto lavorando con Franco Bernini alla miniserie “Olivetti, un imprenditore illuminato”, di Michele Soavi, e a due episodi di “In cielo e in terra”, una serie di Carlo Lucarelli e Giampiero Rigosi.

MARCO MACCAFERRI
Marco Maccaferri, regista e producer per il cinema di lungometraggi e cortometraggi di finzione, videomusicali e d’arte, tutti diffusi in festival e manifestazioni cinematografiche.
Per la televisione, regista e direttore artistico di fiction e situation comedy, regista di spot pubblicitari,  film-convention,  documentari industriali e servizi televisivi.
Dirige “Giorgia”, film lungometraggio, “L’ombra del diavolo”, fiction tv Mediaset, “Il giro del giorno in 80 mondi”, videoritratto di Enrico Rava,  le sitcom “Don Luca” e “Il supermercato”, la fiction “Affari di famiglia” per la Televisione Svizzera Italiana. E’ direttore artistico della soap opera “Vivere”. Regia della soap opera “Centovetrine”, e producer dei film lungometraggio “Come dire” di G. Fumagalli e “Gentili signore” di A. Monti.

MANLIO PIVA
Laureato in Lettere e con un Dottorato al DAMS di Bologna, dal 2005 è docente a contratto per il DAMS di Padova e insegna Storia del Cinema Italiano nella sede italiana della Boston University. Presso il Liceo della Comunicazione di Conegliano è docente di Cinema e Media Elettronici, scrive e produce format radiofonici che sperimenta con gli studenti alla radio locale. Appassionato divulgatore e didatta degli audiovisivi, ha collaborato con numerose agenzie formative, pubblicando saggi critici, proposte didattiche e di recente il manuale “Il coccodrillo luminoso”, grazie anche alla collaborazione della Mediateca Cinemazero di Pordenone della quale è consulente per le attività laboratoriali condotte nelle scuole.

RITA DI SANTO
Rita Di Santo è nata a Roma. Dottoressa in Lettere, ha lavorato come assistente di cattedra del professor Orio Caldiron all’Università La Sapienza di Roma. Ha co-diretto a Roma la prima edizione del Festival del Nuovo Cinema Italiano (1997), e ha lavorato come critico cinematografico per varie riviste e quotidiani nazionali. Nel 1999 si è trasferita a Londra, dove ha lavorato per l’Istituto di Cultura di Londra come direttrice artistica delle prime tre edizioni del Festival Italiano del Cortometraggio e del Cinema Indipendente. Corrispondente per “il Manifesto”, ha iniziato l’attività di freelance per riviste e quotidiani stranieri. Dal 2001 è critico cinematografico e responsabile delle pagine di cinema per il quotidiano inglese “Morning Star”. Membro dell’associazione professionale di critici inglesi U.K. Critics’ Circle, della Federazione Internazionale dei Critici e dell’International Press Academy, è stata membro della giuria di diversi festival internazionali.

ALEXIS SWEET
Inizia a lavorare nel cinema inglese nel 1981 come aiuto regista e regista, lavorando con maestri del cinema del calibro di Hugh Hudson, Steven Spielberg, Joe Pytka, John Boorman, Ridley Scott, Nick Roeg, Richard Loncraine, Spike Lee, Mike Figgis, Tsui Hark e molti altri.
Dal 1995 al 2003 si è dedicato a numerosi documentari in Africa sui parchi nazionali e progetti finanziati dall’Unione Europea, e realizza più di 100 spot pubblicitari. Nel 2003 dirige tre stagioni di “RIS – Delitti Imperfetti” (2003-2006), serie televisiva che registra record di ascolti in Italia.
Tra il 2007 e il 2010 gira le mini serie “Il capo dei capi”, “Intelligence – Servizi e segreti” e “Il tredicesimo apostolo”. Attualmente impegnato, in co-regia con Alessandro Angelini, ne “Il clan dei camorristi”, con nel cast Stefano Accorsi e Giuseppe Zeno.